RICHARD SAPPER & MARCO ZANUSO
Negli anni ’50 e ’60, il design italiano ha vissuto una delle sue stagioni più fertili, e tra le collaborazioni più straordinarie di quel periodo spicca quella tra Richard Sapper e Marco Zanuso. Il loro incontro segna l’unione tra due menti complementari: da un lato, l’approccio rigoroso e tecnologico del tedesco Sapper, dall’altro, la visione organica e umanista di Zanuso, architetto e designer milanese.
Il loro sodalizio ha ridefinito il concetto di industrial design, sperimentando materiali innovativi e soluzioni ingegneristiche d’avanguardia.
Nel panorama del design industriale italiano, la collaborazione tra Sapper e Zanuso ha trovato una delle sue espressioni più riuscite con Brionvega, azienda pionieristica nell’elettronica di consumo. La loro visione andava oltre il semplice esercizio estetico: progettavano oggetti che ridefinivano il rapporto tra uomo e tecnologia, trasformando elettrodomestici in elementi di arredo dall’impatto scultoreo.
L’uso della plastica stampata e delle forme ergonomiche divenne un tratto distintivo delle loro creazioni, a partire dalla radio TS502 (1962), un’icona del design per la sua struttura pieghevole che evocava un piccolo scrigno tecnologico. Con i televisori Algol e Doney, invece, rivoluzionarono la percezione dell’oggetto domestico, introducendo schermi inclinati per un’ergonomia migliore e scocche compatte dai colori vivaci, in netto contrasto con le ingombranti televisioni dell’epoca.
La loro sperimentazione non si limitava ai materiali: studiavano nuovi processi produttivi, cercando di rendere accessibile al grande pubblico un design raffinato ma funzionale. Il loro approccio visionario ha anticipato molte delle tematiche attuali del design, dimostrando che estetica e tecnologia possono convivere armoniosamente.
Ma il loro contributo non si è fermato all’elettronica: insieme hanno lavorato a prodotti per Kartell, Siemens e altri marchi di punta, dimostrando come la ricerca sulla forma potesse sposarsi con la funzionalità senza compromessi. Il duo ha saputo trasformare la progettazione in un dialogo tra estetica e innovazione tecnologica, influenzando intere generazioni di designer e lasciando un segno indelebile nella storia del design industriale.