GABRIELLA CRESPI (1922-2017)
Figura emblematica nel mondo del design italiano, conosciuta per la sua abilità nel fondere arte e funzionalità in creazioni uniche. Nata in una famiglia di illustri origini, Gabriella è cresciuta sotto l’influenza della madre, Emma Caimi-Pellini, designer di gioielli, e ha seguito le sue orme nel campo delle arti, studiando al Liceo Artistico di Brera e poi Architettura al Politecnico di Milano.
Il suo matrimonio nel 1948 con Giuseppe Maria Crespi, esponente di una ricca famiglia lombarda, entrò presto in crisi, spingendo Gabriella a dedicarsi completamente alla sua carriera. Negli anni Cinquanta, iniziò a produrre oggetti d’arredo che vendeva ai suoi amici, caratterizzati da un mix unico di materiali preziosi e dettagli sofisticati. La sua prima collezione importante, la “Small Lune Collection,” combinava acciaio e materiali di alta qualità, rappresentando un punto di svolta nella sua carriera.
Negli anni Sessanta e Settanta, Gabriella collaborò con la casa di moda Dior, realizzando gioielli e oggetti per la casa, e continuò a sperimentare con materiali come il giunco e il metallo, creando mobili che sfidavano le convenzioni tradizionali. Lo showroom che aprì a Palazzo Cenci a Roma divenne un punto di ritrovo per l’aristocrazia romana, e i suoi mobili divennero ambiti dai più illustri personaggi dell’epoca, tra cui lo Scià di Persia e la principessa Grace di Monaco.
La sua carriera raggiunse l’apice negli anni Settanta e Ottanta, con la creazione dei “Plurimi”, mobili trasformabili che riflettevano la sua visione innovativa e spirituale. Nonostante la crescente fama, Gabriella Crespi rimase lontana dalle fiere e dalle esposizioni, preferendo un approccio più personale e intimo con i suoi clienti.
Nel 1987, seguendo un profondo percorso spirituale, si trasferì in India, dove visse per vent’anni sotto la guida del suo maestro Sri Muniraji. Tornata in Italia nel 2005, continuò a dedicarsi al design fino ai suoi ultimi anni, mantenendo sempre vivo il legame con la sua arte e la sua spiritualità.
Gabriella Crespi è ricordata come una creativa unica, capace di trasformare un semplice mobile in un’opera d’arte, combinando rigore stilistico e sensibilità artigianale con un tocco di magia e mistero. La sua eredità continua attraverso il lavoro della figlia Elisabetta, che gestisce l’archivio dedicato alla madre e ne preserva la memoria.