LUIGI VERONESI (1908-1998)
Luigi Veronesi è stato un artista eclettico, noto per il suo contributo all’arte astratta, alla fotografia, alla scenografia e al design. Nato a Milano, iniziò presto a esplorare la fotografia, grazie alla camera oscura del padre, e si formò come disegnatore tessile. Influenzato dalle avanguardie europee, in particolare dal Bauhaus e dal costruttivismo, si avvicinò all’arte astratta negli anni ’30. Partecipò alla prima mostra collettiva di arte astratta in Italia nel 1934 e si unì al gruppo parigino Abstraction-Création.
Veronesi sviluppò una ricerca interdisciplinare che univa arte visiva e musica, indagando i rapporti tra scale cromatiche e scale musicali. Questa sinestesia si riflette nelle sue opere di “musica visiva”, dove le partiture musicali venivano trasposte in composizioni astratte.
La sua carriera artistica fu caratterizzata da un continuo dialogo tra le arti: dalle scenografie per il Teatro alla Scala di Milano, ai suoi esperimenti cinematografici con film astratti, purtroppo in gran parte perduti. Negli anni ’50 si avvicinò al Movimento per l’Arte Concreta (MAC), partecipando attivamente alle sue esposizioni e contribuendo alla diffusione dell’arte astratta e concreta in Italia.
Negli anni ’70, Veronesi fu chiamato a insegnare Cromatologia e Composizione presso l’Accademia di Brera, dove continuò le sue ricerche sui rapporti tra colore e musica.