FLAVIA POLI (1900-1984)
E’ stato uno dei più influenti designer di vetri del Novecento, riconosciuto a livello internazionale per il suo contributo all’arte del vetro di Murano. Nato a Chioggia, una cittadina lagunare vicina a Venezia, Poli mostrò fin da giovane un grande interesse per le arti decorative e, dopo aver studiato scultura presso l’Istituto d’Arte di Venezia, si avvicinò al mondo del vetro, un materiale che sarebbe diventato il suo principale mezzo di espressione.
Nel 1929, Poli iniziò la sua carriera presso la vetreria Barovier Seguso Ferro di Murano, un luogo simbolo della tradizione del vetro veneziano. Qui, sviluppò rapidamente una propria cifra stilistica, caratterizzata da un uso innovativo del colore e delle forme. Il suo lavoro si distingueva per l’eleganza e la modernità delle sue creazioni, che spesso combinavano tecniche tradizionali con un approccio avanguardista.
Nel 1934, entrò a far parte della Compagnia di Venezia e Murano, dove iniziò a sperimentare con il vetro soffiato, creando opere dalle forme organiche e dai colori traslucidi. Tuttavia, fu il suo passaggio alla celebre vetreria Seguso Vetri d’Arte nel 1937 che segnò una svolta decisiva nella sua carriera. Qui, in qualità di direttore artistico e designer principale, Poli sviluppò una serie di collezioni che rivoluzionarono il mondo del vetro artistico.
Tra le sue opere più celebri vi sono i vasi e le sculture in vetro sommerso, una tecnica che prevede la sovrapposizione di strati di vetro di diversi colori, creando effetti di profondità e trasparenza unici. Queste creazioni, caratterizzate da linee pure e colori intensi, contribuirono a consolidare la sua fama a livello internazionale, facendolo diventare uno dei protagonisti del design del vetro negli anni ’50 e ’60.
Poli fu premiato con numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso Gran Premio alla Triennale di Milano nel 1951. La sua capacità di fondere tradizione e innovazione, unita a un senso estetico raffinato, gli permise di portare il vetro di Murano a un nuovo livello, affermandosi come un maestro del design moderno.
Negli anni successivi, le opere di Flavio Poli furono esposte in molte mostre internazionali e sono oggi conservate in importanti collezioni museali, tra cui il Victoria and Albert Museum di Londra e il Museum of Modern Art (MoMA) di New York.
Flavio Poli si ritirò dall’attività negli anni ’70, lasciando un’eredità duratura nel mondo del vetro artistico. Morì nel 1984, ma il suo lavoro continua a essere celebrato per la sua bellezza senza tempo e per il suo impatto sul design del XX secolo. Le sue creazioni rimangono un simbolo dell’eccellenza del vetro di Murano e rappresentano un punto di riferimento per i designer contemporanei.