CARLO ENRICO RAVA (1903 – 1986)
Architetto di rilevante importanza nella storia dell’architettura italiana. Nel corso della sua carriera, ha contribuito significativamente sia al movimento razionalista che al panorama del design e della scenografia.
Rava è stato uno dei fondatori del Gruppo Sette, considerato il nucleo iniziale del movimento razionalista in Italia, che promuoveva un’architettura funzionale e priva di decorazioni superflue. Tuttavia, nel 1931, insieme a Sebastiano Larco, lasciò il gruppo e le sue idee innovative per aderire al RAMI (Raggruppamento Architetti Moderni Italiani), fondato sotto l’egida del sindacato fascista degli architetti. Questa nuova direzione segnò una fase di transizione verso un’architettura che integrava elementi tradizionali mediterranei con soluzioni di tipo razionalista.
Tra le sue opere principali, si segnalano il padiglione per la Fiera di Tripoli (1927), il progetto del palazzo per uffici presentato alla III Biennale di Arti Decorative e Industriali di Monza (1927), e le “Casette in serie” presentate alla I Esposizione Italiana di Architettura Razionale (1928). Questi lavori riflettono l’influenza del razionalismo e le sue evoluzioni stilistiche.
Negli anni successivi al 1931, Rava si dedicò anche all’arredamento e alla scenografia. Collaborò con gli editori Görlich e Vallardi, producendo una serie di volumi sull’arredamento e la scenografia che furono pubblicati tra gli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta. Studiò con particolare attenzione gli apparati scenici teatrali, inclusi quelli del Teatro alla Scala di Milano, e curò diversi cataloghi di mostre sul tema. I suoi volumi sull’arredamento documentano una varietà di arredi da lui progettati, tra cui tavoli, consolle e sedute. Di particolare interesse è una consolle degli anni ’50, proveniente dal prestigioso hotel Trinacria di Palermo, che riflette il suo stile elegante e raffinato.
Dal 1951 fino alla prima metà degli anni Sessanta, Rava diresse la rivista “Prospettive”, dedicata all’arredamento, alla decorazione, all’architettura e alla scenografia, consolidando ulteriormente il suo ruolo di influente figura nel campo del design e della cultura architettonica.