Alighiero Boetti

ALIGHIERO BOETTI (1940-1994)

Uno dei più influenti e innovativi artisti italiani del XX secolo, la cui opera ha lasciato un’impronta duratura nel panorama dell’arte contemporanea. Nato a Torino, Boetti ha inizialmente studiato giurisprudenza, ma presto si è allontanato da questa carriera per dedicarsi completamente all’arte. Il suo percorso creativo è stato caratterizzato da una costante esplorazione e reinvenzione dei linguaggi e dei media artistici, riflettendo la sua visione unica e la sua curiosità intellettuale.
L’approccio di Boetti all’arte è stato profondamente influenzato dalle sue esperienze di viaggio e dalle sue interazioni con culture diverse. La sua ricerca si è orientata verso l’arte concettuale e la collaborazione, elementi centrali nella sua produzione. Tra le sue opere più celebri vi sono i “Mappa del Mondo,” arazzi realizzati in collaborazione con artigiani afghani che mostrano mappe politiche aggiornate, ma anche con modifiche e aggiornamenti periodici, riflettendo la dinamicità e l’instabilità delle frontiere e delle relazioni internazionali.
Boetti era affascinato dal concetto di “ordine e caos,” che esplorava attraverso una varietà di mezzi artistici, inclusi i disegni, le performance e le installazioni. La sua serie “Arazzi,” che include opere come “Tutto” e “Per Forza,” dimostra un impegno per l’arte come processo collaborativo e dinamico. Questi arazzi, creati con la partecipazione di artigiani locali in Afghanistan, non solo rappresentano dati e testi complessi, ma incarnano anche il processo di creazione collettiva e la relazione tra l’artista e l’artefice.
Una delle caratteristiche distintive di Boetti è stata la sua capacità di mescolare elementi di ordine e disordine, rigore e casualità. Era un artista che vedeva l’arte come un campo di esplorazione continua, un laboratorio in cui testare nuove idee e forme. La sua pratica rifletteva una visione del mondo in cui le strutture rigide erano continuamente messe in discussione e trasformate.
Negli anni ’70 e ’80, Boetti ha continuato a esplorare nuovi territori, tra cui il concetto di “Sistema” e “Sub-sistema” e l’uso di elementi grafici e simbolici che sfidavano le convenzioni estetiche tradizionali. La sua influenza si estende oltre il confine dell’arte visiva, toccando anche la filosofia e la critica sociale.