Fontana Arte

Fontana Arte è una delle aziende italiane più prestigiose nel campo del design e dell’illuminazione, nota soprattutto per le sue innovative lavorazioni con il vetro. Fondata nel 1932, l’azienda ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo del design moderno in Italia, collaborando con alcuni dei più grandi designer del XX secolo e producendo oggetti che hanno definito lo stile e il gusto di intere generazioni.
Fontana Arte nasce come divisione della Società Luigi Fontana, una vetreria milanese fondata nel 1881 e specializzata nella produzione di vetro industriale. Negli anni ’30, l’azienda si orienta verso la produzione di vetri decorativi e artistici, grazie alla collaborazione con il celebre architetto e designer Gio Ponti. Ponti, figura chiave nel panorama del design italiano, è incaricato di dirigere questa nuova divisione dedicata all’arte e al design, e nel 1932 nasce ufficialmente Fontana Arte.
Sotto la direzione di Gio Ponti, Fontana Arte diventa rapidamente un laboratorio di innovazione. Ponti è noto per il suo approccio modernista, che combina funzionalità e bellezza, e per il suo interesse nel combinare materiali diversi, come vetro, metallo e legno. Uno dei primi prodotti iconici creati sotto la sua direzione è il tavolino “Tavolino 1932”, caratterizzato da un piano in vetro spesso e una struttura in metallo cromato, che rappresenta perfettamente la filosofia di design dell’azienda: essenzialità, eleganza e uso innovativo del vetro.
Nel 1933, Ponti invita Pietro Chiesa, un maestro vetraio con una grande esperienza nella lavorazione del vetro artistico, a unirsi a Fontana Arte. Chiesa porta con sé un approccio artigianale e una profonda conoscenza delle tecniche di lavorazione del vetro. Durante il suo periodo a Fontana Arte, Chiesa crea alcune delle opere più rappresentative dell’azienda, come la lampada da tavolo “Bilia” (1932) e la lampada da terra “Luminator” (1933). Questi pezzi sono noti per il loro design innovativo e per l’uso audace del vetro come elemento strutturale e decorativo.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Fontana Arte continua a espandersi e a innovare, mantenendo il vetro come materiale centrale delle sue creazioni. Nel 1954, l’azienda nomina Max Ingrand, un rinomato maestro del vetro francese, come direttore artistico. Sotto la guida di Ingrand, Fontana Arte consolida ulteriormente la sua reputazione internazionale. Ingrand introduce un linguaggio stilistico più sofisticato e rigoroso, caratterizzato dall’uso del vetro opalino e dalle forme geometriche pure.
Una delle creazioni più celebri di Ingrand è la lampada “Fontana” (1954), un pezzo emblematico che combina eleganza e funzionalità e che è diventato un classico del design d’interni. Durante il periodo di Ingrand, Fontana Arte produce anche una serie di specchi decorativi, lampade e mobili in vetro che incarnano la fusione tra arte, artigianato e design industriale.
Negli anni ’60 e ’70, Fontana Arte continua a collaborare con importanti designer, mantenendo sempre il vetro come elemento distintivo. Tra le collaborazioni più significative ci sono quelle con Gae Aulenti, che diventa direttore artistico dell’azienda nel 1979. Aulenti porta una nuova energia creativa, introducendo pezzi iconici come il tavolo “Tavolo con Ruote” (1980), che utilizza un semplice vetro temperato montato su ruote industriali, un perfetto esempio di design funzionale ed estetico.
Oggi, Fontana Arte rimane un punto di riferimento nel mondo del design, continuando a produrre oggetti d’illuminazione e mobili che combinano tecnologia, arte e tradizione. L’azienda ha saputo mantenere intatta la sua identità storica, innovando continuamente attraverso collaborazioni con designer contemporanei e sperimentando nuove tecnologie e materiali.