FRANCO MENEGUZZO (1924 – 2008)
Franco Meneguzzo, nato nel 1924 a Valdagno, vicino Vicenza, è stato un artista italiano di rilievo, noto per il suo percorso eclettico che lo ha portato a spaziare tra ceramica, scultura e pittura. Dopo aver attraversato gli anni difficili del regime fascista e la successiva liberazione, Meneguzzo trovò nell’arte un mezzo per esprimere la nuova libertà culturale del dopoguerra. A partire dal 1949, iniziò a lavorare presso la manifattura “La Freccia” di Tarcisio Tosin, dove affinò le sue competenze in ceramica.
Nel 1953, Meneguzzo presentò la sua prima mostra personale alla Galleria del Calibano di Vicenza, dove le sue opere, caratterizzate da un astrattismo geometrico, suscitarono un dibattito vivace e non sempre positivo. L’anno successivo si trasferì a Milano, dove iniziò a lavorare come decoratore e scenografo negli studi Rai. Nel 1955, insieme a Bruno Danese, fondò la “DEM”, una manifattura dedicata alla produzione di ceramiche artistiche, che riscosse un notevole successo, soprattutto tra architetti e designer. Anche dopo la chiusura della DEM, Meneguzzo continuò a collaborare con Danese, contribuendo alla produzione di ceramiche fino al 1963.
Negli anni ’60, Meneguzzo si dedicò maggiormente alla pittura e alla scultura, emergendo come uno dei protagonisti dell’arte informale in Italia. Espose le sue opere in importanti gallerie milanesi, come la Galleria dell’Ariete e la Galleria il Milione, e partecipò a prestigiose esposizioni internazionali, come l’Esposizione Internazionale della Ceramica Contemporanea di Praga nel 1962.
Meneguzzo è ricordato per la sua capacità di reinterpretare le avanguardie europee e americane, mantenendo sempre un approccio indipendente e controcorrente. Le sue opere, che spaziano dalle ceramiche alle sculture in ferro, sono conservate in numerose collezioni pubbliche e private. L’artista si spense a Milano nel 2008, lasciando un’eredità artistica significativa e diversificata.