Valentino Vago

VALENTINO VAGO (1931 – 2018)

E’ stato un importante pittore italiano, noto per la sua ricerca artistica volta all’esplorazione della luce, del colore e dello spazio. Nato in Brianza, Vago ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove si formò sotto la guida di personalità rilevanti del panorama artistico italiano del tempo.
Il lavoro di Valentino Vago è stato caratterizzato da un approccio astratto e spirituale, con una particolare attenzione alla luce come elemento centrale della sua pittura. Le sue opere sono spesso contraddistinte da ampie superfici monocromatiche, in cui il colore, leggero e vaporoso, sembra dilatarsi nello spazio, creando un senso di infinito. Vago era profondamente interessato alla capacità della pittura di evocare emozioni intime e contemplative, spingendo lo spettatore a un dialogo silenzioso con le sue opere.
Le sue tele, quasi eteree, sfuggono alla definizione di forme precise, immergendo lo spettatore in un’atmosfera di pura contemplazione. L’uso del colore, sempre modulato con grande sensibilità, è finalizzato a creare un effetto di immersione, facendo sentire lo spettatore avvolto dalla luce e dallo spazio pittorico. Questo tipo di approccio ha fatto sì che Vago fosse spesso associato a una pittura di matrice spirituale e mistica.
Nel corso della sua carriera, Vago ha esposto in numerose mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero. Tra le sue esposizioni più significative, si ricordano quelle alla Galleria del Naviglio di Milano e alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. La sua opera ha ottenuto riconoscimenti sia dal pubblico che dalla critica, posizionandolo come una figura rilevante nell’ambito dell’arte contemporanea italiana.
Oltre alla pittura, Vago ha realizzato anche opere site-specific, tra cui spiccano i suoi interventi in chiese e luoghi di culto. Queste opere dimostrano la sua capacità di creare spazi sacri attraverso l’uso del colore e della luce, in sintonia con l’architettura circostante.