Artisti Renato Bassoli

Renato Bassoli

RENATO BASSOLI (1915 – 1982)

Renato Bassoli è stato un artista italiano noto per il suo lavoro come scultore, ceramista e designer di mobili e gioielli. Nato e cresciuto a Milano, Bassoli trascorse la maggior parte della sua vita nella sua città natale, dove studiò e lavorò. Dal 1937 al 1948 frequentò l’Accademia di Belle Arti di Brera sotto la guida di Di Funi e Carpi, oltre a studiare alla Scuola del Castello di Milano. Tuttavia, la sua formazione fu bruscamente interrotta quando fu deportato in un campo di prigionia in Germania, un’esperienza traumatica che lasciò un’impronta significativa sulla sua arte, in particolare nella scelta dei materiali, con forme geometriche realizzate prevalentemente in metallo e figure umane modellate in argilla.
All’inizio della sua carriera, Bassoli si dedicò quasi esclusivamente alla ceramica, con opere che inizialmente ritraevano figure umane, per poi spostare l’attenzione verso le diverse forme della natura. La sua prima mostra personale risale al 1951 e da allora partecipò a numerose esposizioni, sia individuali che collettive, in Italia e all’estero. Verso la metà degli anni ’50, Bassoli iniziò a sperimentare con il design di gioielli, combinando argilla, metalli preziosi e non preziosi, e altri materiali, creando forme scultoree di piccole dimensioni.
La serie “I Sassi” di Renato Bassoli è una delle sue opere più iconiche degli anni ’50, in cui l’artista esplora il tema della natura e della forma attraverso l’uso di materiali semplici e primordiali. Questa serie si concentra su sculture che rappresentano pietre o ciottoli (da cui il nome “I Sassi”), realizzate principalmente in ceramica. Bassoli riesce a infondere in queste forme naturali una grande espressività, pur mantenendo la semplicità e la purezza delle linee.
“I Sassi” riflettono l’interesse di Bassoli per la natura e la sua ricerca di equilibrio tra forma e materia. Ogni pezzo della serie è unico, con superfici levigate e spesso arricchite da texture e variazioni cromatiche che evocano le qualità tattili delle pietre reali. La scelta di rappresentare pietre, un soggetto apparentemente banale e inanimato, mette in luce la capacità di Bassoli di trasformare elementi semplici in opere d’arte che trasmettono una sensazione di eternità e serenità.
Questa serie rappresenta un momento importante nella carriera di Bassoli, in quanto segna una svolta nella sua esplorazione artistica dalla figura umana verso forme più astratte e naturali. “I Sassi” sono apprezzati per la loro capacità di connettersi con il pubblico su un livello emotivo profondo, evocando ricordi personali e una connessione primordiale con la terra.
Negli anni ’60, si concentrò maggiormente sulla scultura, sviluppando uno stile distintivo che catturava il corpo umano in situazioni quotidiane.

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